Da Jobs Act spunta una nuova tutela per i professionisti, sia per coloro che hanno contratti di collaborazione, sia per i possessori di partita IVA. Le fatture emesse dovranno essere pagate entro un massimo di 60 giorni dall’emissione. E’ scritto nel nuovo ddl sulle tutele del lavoro autonomo, al voto, in questi giorni al Consiglio dei Ministri. Un termine superiore per il pagamento verrà visto come una clausola abusiva.
Ma non solo, sono tante le novità. Dalla possibilità di dedurre interamente le tasse, le spese di aggiornamento professionale, quelle per la formazione fino a un limite massimo di 10mila euro, e quelle sostenute per i servizi per il lavoro. Inoltre in caso di maternità non scatta l’astensione obbligatoria, ma i lavoratori autonomi avranno la possibilità di ricevere l’indennità pur continuando a lavorare. Entro i primi anni di vita del bambino si avrà diritto anche ad un congedo parentale di sei mesi.
Viene inoltre indicata una definizione di condotte e clausole abusive, ossia quelle che attribuiscono una posizione preminente al committente, come ad esempio, in caso di prestazioni continuative, il recesso senza preavviso o la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto, e quelle in cui le parti concordano termini di pagamento superiori a 60 giorni. Secondo il ddl, caso di presenza di clausole abusive, il lavoratore deve essere risarcito del danno da parte del committente.