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LA STORIA di PALAZZO ALBERTONI SPINOLA

Palazzo Albertoni Spinola, con ingressi in Piazza di Campitelli 2, piazza Capizzuchi e vicolo Capizzuchi, si trova nel Rione X (Campitelli), è un antico e storico edificio con una storia molto particolare.

Progettato e iniziato da Giacomo della Porta (1532-1602) fu completato da Girolamo Rainaldi (1570-1655) nel primo decennio del Seicento per la famiglia Albertoni, su un’area dove i nobili romani già possedevano alcune case che furono appositamente demolite.

L’opera è frutto del lavoro dei due grandi architetti rinascimentali che collaborarono a lungo ed in diverse occasioni attraverso varie committenze papali.

Fu proprietà Albertoni fino alla loro estinzione negli Altieri, nel 1669, ma successivamente il Principe Paluzzo Altieri vendette il palazzo ad Emanuele Godoy, principe della Pace.

Qui abitarono i Cardinali Bartolomeo Pacca e Giacomo Piccolomini nell’Ottocento.

L’imponente facciata è a tre piani, di nove finestre ciascuno, con sopraelevazione ottocentesca sopra il cornicione, adorno di leoni passanti e caprioli araldici degli Albertoni.

Membro ADSI (l’Associazione delle Dimore Storiche Italiane), l’edificio è tutelato dal Governo Italiano e la caratteristica distintiva del Palazzo consiste in due corpi di fabbricati indipendenti collegati fra loro ma perfettamente integrati che hanno generato l’effetto visivo della prospettiva sulla Chiesa di Santa Maria in Campitelli progettata da Carlo Rainaldi (1611-1691).

La visione prospettica che se ne ricava crea una sorta di effetto ottico apparentemente inspiegabile. Infatti, allontanandosi a ritroso dal portone principale d’ ingresso del Palazzo (in Piazza di Campitelli), l'antistante entrata della Chiesa di Santa Maria in Campitelli comincia a "spostarsi" da sinistra verso destra fino a coincidere perfettamente solo quando si raggiunge la soglia del portone del Palazzetto.

È necessario sottolineare che al tempo della progettazione non era ancora stata edificata la facciata della Chiesa attuale e che nel medesimo sito si trovava la casa natale della Beata Ludovica Albertoni, vera autorità spirituale della famiglia. I Paluzzi Albertoni avevano quindi probabilmente voluto mantenere la vista da portone a portone per conservare un ricordo costante della Beata. È tuttora visibile una parte del muro perimetrale della casa della Beata con un antico affresco all’interno della Cappella della famiglia Albertoni in Santa Maria in Campitelli.


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